I problemi in materia di privacy per Google non sono finiti. Il Garante per il trattamento dei dati personali ha infatti ora contestato la loro informativa privacy richiedendo, tra gli altri, un consenso espresso da parte degli utenti al fine della profilazione da parte di Google dei loro dati per finalità di marketing; cosa che potrebbe avere conseguenze anche per società che operano nel settore dei Big Data, dell’Internet of Things e in generale per ogni società che opera nell’area del c.d. behavioural advertising, ovvero una forma di pubblicità che usa le informazioni raccolte sul comportamento dell’utente (pagine visitate, ricerche fatte.. ) per individuarne gli interessi e, su quella base, erogare pubblicità mirata.
fonte: http://www.techeconomy.it/ – By Giulio Coraggio