Ultimamente girano molte voci contrastanti – e spesso errate – sulla legalità della modifica della login page di Zimbra Open Source Edition, proviamo ad approfondire la questione in riferimento alla licenza ZPL v1.4.

Da un lato l’art.3.2 richiede espressamente la “preservation” dei marchi e loghi presenti nell’interfaccia utente; e quindi e  chiaro che essi vadano conservati nella loro forma, dimensione e posizione originale, onde evitare che venga contestata una violazione dei termini di licenza.

Nulla, tuttavia, vieta di aggiungere ulteriori loghi non presenti nella versione originale. Nemmeno l’articolo successivo (3.3) include un divieto di aggiungere loghi o marchi ulteriori all’interfaccia: infatti, la formulazione (“…does not grant…”) e la ratio della medesima, paiono essere finalizzate ad escludere la concessione di licenze ulteriori rispetto a quelle espressamente concesse ed a precisare che non vi e  alcuna concessione in uso delle denominazioni, dei marchi e dei loghi che identificano il programma, se non per preservare “any and all copyright, patent, trademark, and attribution notices that are included in the Sofware”.

Anche se Zimbra nel proprio sito specifica che il rebranding e  consentito solo per le versioni a pagamento di Zimbra e non per la versione “Open Source” distribuita sotto ZPL, cio  in realta  conferma quanto gia  rilevato sopra, e cioe  che i marchi e i loghi originali non possono essere “toccati”, ma nulla vieta di aggiungere delle denominazioni o loghi aggiuntivi, tanto piu  se ineriscono al cliente finale.

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