Nello scorso numero abbiamo analizzato l’orientamento normativo che la Pubblica Amministrazione dovrebbe seguire per effettuare una valutazione comparativa tecnico-economica tra soluzioni proprietarie e software libero o a codice aperto con particolare attenzione per i software in Dual License.

Oggi vogliamo parlare di produttività individuale Open Source ed in particolare del software LibreOffice. Nato nel 2011 dal fork del vecchio progetto OpenOffice.org, oggi LibreOffice conta numeri importanti sia come utilizzatori che come sviluppatori e contributi apportati al software; negli ultimi 12 mesi sono stati circa 320 sviluppatori che hanno apportato oltre 26.000 modifiche al codice di LibreOffice.

In Europa la suite LibreOffice è utilizzata dal Governo Francese con 15 Ministeri (e 500.000 utenti), la Regione di Valencia in Spagna (con 120.000 utenti), il Ministero della Difesa in Olanda (con 45.000 utenti), il sistema degli Ospedali di Copenhagen (con 25.000 utenti), e il Comune di Monaco di Baviera (con 15.000 utenti). Questo, per parlare solo dei progetti di maggiori dimensioni.

Nella Pubblica Amministrazione italiana, si è visto il passaggio a LibreOffice anche delle Province di Bolzano, Cremona, Macerata e Milano; i Comuni di Este, Padova, Piacenza, San Benedetto del Tronto, Scandiano, Spotorno e Todi; i Comuni dell’Alto Adige, e l’azienda sanitaria locale di Bolzano.

Nel 2013 Studio Storti Srl, unica azienda italiana, entra nell’Advisory Board di LibreOffice e crea la divisione che garantisce agli Enti un processo professionale e certo per la migrazione. Composta dal personale più qualificato esistente in Italia con esperienza pluriennale sulla migrazione di PA a LibreOffice, grazie ad accordi con i soggetti leader della community LibreOffice, la divisione assicura il massimo supporto possibile per soddisfare ogni possibile necessità nei vari livelli di servizio proposti: Progettazione, Migrazione, Formazione, Deployment, Assistenza, HelpDesk, BugFixing, Custom Build.

Disponibile per l’utilizzo su tutti i principali sistemi operativi com Microsoft Windows, GNU/Linux ed Apple OS X, ha come primo evidente vantaggio quello di eliminare i costi d’acquisto di licenza software, vantaggio che in ottica spending review è sicuramente non trascurabile sia per un privato, un’azienda ma soprattutto per un Ente Pubblico.

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