La Regione Umbria, la Provincia di Macerata. La Provincia di Bolzano e quella di Cremona. Sono alcuni esempi di un movimento che sta attecchendo anche in Italia, dopo essersi distinto in Francia, Spagna e altri Paese europei: pubbliche amministrazioni locali che adottano con successo il software libero.

Giova ricordarlo: l’Articolo 68 del Codice dell’Amministrazione Digitale – approvato nella forma attuale nel 2012 – ha introdotto una norma particolarmente favorevole al software libero, in quanto richiede alle Pubbliche Amministrazioni di effettuare – prima di procedere all’acquisto di qualsiasi programma – una valutazione comparativa delle diverse soluzioni disponibili sulla base del costo complessivo, dell’uso di formati standard e aperti, e delle garanzie di sicurezza e servizio offerte dal fornitore, e di procedere all’acquisto di software proprietario solo di fronte all’impossibilità di utilizzare software libero o riutilizzare soluzioni già acquisite.

fonte: http://www.agendadigitale.eu/

di Italo Vignoli, The Document Foundation