Osservatorio 2013 l'Open Source nella Pubblica Amministrazione

Vista la forte e consolidata presenza sul mercato e sul territorio che ci ha consentito di raccogliere idee, aspettative, problematiche ed iniziative di molte centinaia di enti in Italia, proviamo a stilare un breve sunto di questo osservatorio privilegiato.

Il 2013 è un anno particolare, segnato da una gran vivacità politica che ha generato grandi cambiamenti nella gestione dei bilanci degli enti pubblici e, proprio questo, ci porta al primo problema ovvero il ritardo indotto nella chiusura del bilancio preventivo 2013.

Questo clima di incertezza non ha favorito gli investimenti, oltre che per l’insicurezza delle disponibilità, anche per la certezza che queste sono destinate solo a calare.

Allo stesso tempo, il 2013 è un anno che segna la maturità dell’offerta di soluzioni Open Source, non tanto per gli aspetti tecnici oramai riconosciuti, ma per una sorta di accettazione sociale e positiva predisposizione.

Nel contempo il legislatore ha già preparato una strada spianata per l’adozione delle soluzioni Open Source preferendole per norma ad equivalenti alternative proprietarie.

Dato questo scenario il risultato che abbiamo raccolto è una forte “curiosità” verso le soluzioni Open Source che si possono adottare per sostituire le vecchie soluzioni commerciali attualmente in produzione. Questa strada, a volte intrapresa, a volte solo ipotizzata, ad oggi è l’unica via per mantenere un livello di innovazione tecnologia molto alta con dei budget in continuo calo.

In poche parole, stiamo assistendo ad una convergenza tra le esigenze di risparmio, libertà, interoperabilità e di eccellenza che riescono a rimettere in luce scelte accurate e intelligenti fatte da persone, all’interno delle pubbliche amministrazioni, per troppo tempo tacciate di immobilismo e pigrizia.

Questo può essere visto come un segnale di intelligente ripresa nell’innovazione delle Pubbliche Amministrazioni, che oggi non si fa più a suon di milioni con blasonati prodotti proprietari bensì, con un più profondo coinvolgimento del reparto IT dell’ente, nella ricerca ed implementazione di un’ecosistema di soluzioni aperte che consentono anche di sfruttare le competenze interne già acquisite e valorizzarle in un modo prima impossibile.